Per poter svolgere questa professione è necessario conseguire un patentino di abilitazione attraverso il superamento di un Esame di Stato.
La disciplina che regola l’accesso a questa professione è contenuta nel Decreto Ministeriale dell’11 dicembre 2015 ove è stabilito che i requisiti minimi per poter partecipare all’esame sono i seguenti:
essere maggiorenni;
essere in possesso del diploma di laurea triennale;
essere in possesso della qualifica professionale di guida turistica conseguita negli Stati membri dell’Unione Europea o di abilitazione all’esercizio della professione qualora lo Stato membro dell’Unione Europea di provenienza della guida preveda un’abilitazione per lo svolgimento della professione.
Le varie sessioni di esame sono stabilite dalle Regioni e dalle Province autonome tramite appositi bandi pubblicati con cadenza biennale.
L’esame è formato da una prova scritta, una prova orale ed una di tipo tecnico-pratico.
Nella prima i candidati dovranno rispondere a domande riguardanti nozioni generali di legislazione e organizzazione turistica italiana e storia dell’arte italiana, con particolare riferimento ai siti oggetto di domanda.
Nella prova orale vengono affrontati gli stessi argomenti della prima prova, a cui si aggiunge la verifica delle competenze linguistiche.
Infine la prova tecnico-pratica dove i candidati verranno esaminati in una simulazione della visita guidata.
Superato l’esame e ottenuta l’abilitazione, si potrà essere inseriti nell’elenco nazionale delle guide turistiche nei siti di particolare interesse storico, artistico o archeologico, tenuto dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.